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al testo di Giovanni Baldaccini
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Mi colpiva la circolarità lenta, metodica, solenne nel cielo adesso azzurro. Prima era un nero diverso dalla notte ma il vento fa miracoli lungo il volo di un falco. Più in basso, una rondine mi ricordava una follia lontana: con le ali. Ti ricordi di me? Non mi riconosceva il viale ed i pensieri mentre mi viene in mente il cavo di una tegola: una casa di uccelli. Ma non so come ripensavo al mare e la sua necessità di non fermarsi mentre guardavo immenso (è chiaro che parlavo del sole) e la tua fronte all’ombra (è chiaro che parlavo della sera). Ma non c’erano gli alberi, non c’era quello che non vedevo la città quando la nebbia cala un grande nulla che ti circonda e ti ci muovi sera che si comporta come un animale strano.
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